giovedì 23 maggio 2019

Alla mia generazione. Vi ricordate?

Photo by Saad Chaudhry on Unsplash

Alla mia generazione. Vi ricordate?


Vi ricordate quando facevamo l’Interrail, con le tasche piene di monetine diverse? Franchi, Marchi, Peseta, Corone… Vi ricordate come andavamo alla scoperta di Paesi diversi, incontrando gente diversa, vi ricordate come poi ci rendevamo conto che non era poi così diversa, alla fine? Vi ricordate quanto desideravamo di poter essere tutti un unico popolo? 
 
Vi ricordate quando è caduto il Muro di Berlino?

Vi ricordate che emozione? Vi ricordate che sensazione?

Vi ricordate quando è nata l’Europa? Vi ricordate che ascoltavamo “Blowing in the Wind”, vi ricordate che cantavamo “Imagine”? Vi ricordate un milione di accendini brillare nel buio, vi ricordate di “Winds of Change”, vi ricordate gli abbracci, le lacrime?

Vi ricordate David Bowie? Vi ricordate l’ispirazione, vi ricordate che bello scoprire che avremmo potuto diventare qualunque cosa avessimo desiderato?

Vi ricordate la grandiosità di vivere in un tempo come il nostro?

Vi ricordate il sogno ardito di un mondo senza frontiere? Vi ricordate l’orgoglio, la consapevolezza che QUELLO sarebbe stato il nostro lascito alle generazioni future?

Vi ricordate i discorsi sulla libertà? Vi ricordate come desideravamo che tutte le persone fossero unite, indipendentemente dal loro colore, dal loro genere, dal loro credo?

Vi ricordate che emozione? Vi ricordate che sensazione?

Ci siamo dati Internet, ci siamo dati gli smartphone, ci siamo dati i voli low-cost perché il mondo diventasse più piccolo, per poter essere più vicini gli uni agli altri, su questo nostro meraviglioso pianeta.

Vi ricordate le marce contro la guerra, contro la discriminazione, vi ricordate il desiderio di rendere il mondo un posto migliore per tutti?

Vi ricordate che ci sentivamo capaci di cambiare il mondo? Vi ricordate che lo stavamo facendo?

Vi ricordate che emozione? Vi ricordate che sensazione?

Perché state permettendo a pochi bulli, che non sono mai stati capaci di immaginare un mondo migliore, di distruggere i vostri sogni? Di distruggere in pochi anni, con spregio e meschinità, quello che avete impiegato una vita a costruire?

Perché lasciate che una manciata di persone di mentalità ristretta annientino il calore della fratellanza che vi eravate sforzati di diffondere e condividere? 
 
Non permettete a quegli uomini e quelle donne gretti, incapaci di sogni propri, di rubare i vostri. Non permettete loro di calpestare tutto quel che avete compiuto finora.

Ricordate quell’emozione. Ricordate quella sensazione. Ricordate il sogno. Sono ancora vivi, quindi lasciateli vivere. Continuate a sognare. 

 

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