martedì 24 marzo 2020

Come scrivere un libro ai tempi del Covid-19

Come scrivere un libro ai tempi del Covid-19
5 cose da sapere prima di iniziare


In questo periodo di quarantena e di incertezze, con più tempo libero a disposizione del solito, tanti ne approfittano per pensare, riflettere e provare a mettere su carta (o salvare in un file) le proprie sensazioni, o per riprendere in mano il vecchio progetto di scrivere un libro.
Se anche tu ti senti pervaso dal sacro fuoco della scrittura e sopraffatto dall'ispirazione, questo articolo è per te. Ecco le 5 cose da sapere prima di iniziare la stesura del tuo capolavoro.

1. Ripensaci
Sei davvero sicuro che sia una buona idea? 
Mettere per iscritto pensieri ed emozioni per sbrogliare dubbi e incertezze nei momenti difficili viene spontaneo a molte persone fin dalla notte dei tempi. In gergo si chiama "tenere un diario" ed è salutare e benefico nella maggior parte dei casi. 
In un'epoca in cui siamo abituati a pubblicare e vedere pubblicati a raffica pensieri e osservazioni senza filtro, potrà sembrarti che le tue pagine siano pregne di una saggezza di cui il mondo ha bisogno. La tentazione di assecondare questa sensazione e scegliere la strada della pubblicazione è dietro l'angolo, ma diciamoci la verità: probabilmente è meglio lasciar perdere. 
Se non hai mai scritto in vita tua, le pagine che riempirai in queste settimane non costituiranno la tua opera omnia, di questo puoi star certo al 100%. Riempile, sfogati: è terapeutico e ti farà sentire meglio; buttare fuori quello che hai dentro ti alleggerirà lo spirito e renderà con tutta probabilità più facile la convivenza con gli altri membri della tua famiglia. Lascia però perdere il pensiero della pubblicazione. Non è mandatoria, anzi. 

2. Valuta le alternative
Sei una persona attiva, che tra lavoro, palestra, cene, cinema e weekend in montagna a sciare non sta mai ferma. Costretto in casa ti senti una tigre in gabbia e le hai già provate tutte: lo jogging adesso te l'hanno proibito, il vicino si rifiuta di prestarti il cane e la spesa ti porta via una minima parte della giornata. Il ritmo del lavoro è rallentato e sempre più spesso ti ritrovi sui social, dove ti imbatti in post che stuzzicano la tua voglia di metterti in gioco come scrittore.
Fermati e valuta le alternative: come altro potresti occupare il tuo tempo? Ci sono tantissimi passatempi, utili e dilettevoli, con cui puoi trastullarti, fidati. Non sei obbligato a imbrattare pagine.
Se Netflix è troppo passé e la TV è inguardabile, puoi provare a seguire uno o più dei canali che, su internet, offrono work-out da eseguire a casa. Puoi ascoltare podcast di argomenti che ti interessano - cosa che non hai mai il tempo di fare. Puoi iniziare a studiare una nuova lingua, seguire corsi gratuiti, scaricare audiolibri o e-book e metterti a leggere. Puoi cucinare, fare un puzzle, imparare o riprendere l'uncinetto, il ricamo, il lavoro a maglia. Puoi ascoltare musica e metterti a ballare. Puoi fare felice Marie Kondo e riorganizzare lo sgabuzzino, la dispensa in cucina, gli armadietti del bagno. 
Se dopo aver valutato con attenzione tutte le possibili alternative ti resta una voglia di scrivere che va oltre il diario personale, procedi con la lettura dei punti seguenti.

3. Leggi
Se non ti piace leggere, non considerare l'idea di diventare uno scrittore, neppure se pensi di sapere come fare. Ti faccio un esempio. 
Immaginiamo di voler preparare una ricetta - anche una semplice - senza aver mai cucinato né osservato altri cucinare. Che problema c'è? Basta seguire la ricetta, no? Proviamo.
Ci sono buone probabilità che il risultato sia da buttare, ma supponiamo di essere riusciti ad arrivare in fondo e che il contenuto della pentola sia commestibile. Il risultato non sarà comunque paragonabile a quello che avrebbe ottenuto Cracco - o un cuoco professionista qualunque. Come mai? È semplice: anni di esperienza, di tentativi e di errori hanno affinato la sensibilità di chi cucina di mestiere. Sensibilità che tu non hai e per sviluppare la quale non è sufficiente seguire pedissequamente una ricetta. 
Lo stesso processo vale per la scrittura. Se hai deciso di utilizzare il tempo che hai a disposizione per diventare uno scrittore, quindi, per prima cosa leggi
Cosa leggere? Qualunque cosa! Leggi romanzi di diversi generi, leggi biografie, saggi, cronache. Trova il genere che ti si addice di più, quello che pensi di riuscire a gestire meglio, poi leggi tutto quello che puoi. Impara a conoscere gli autori più famosi del genere e cerca di capire quale sia il segreto del loro successo.
Approfitta anche dell'occasione per ripassare le regole della grammatica, non dare per scontato di conoscerle tutte: è molto probabile che non sia così.

4. Scrivi
Se hai trascorso settimane a leggere e non avevi mai scritto prima, probabilmente la quarantena è finita e sei pronto a riprendere la vita di prima, con tutti i suoi impegni. Se nonostante tutto ti è rimasto il desiderio di diventare uno scrittore - o se eri abituato a leggere tanto e di tutto già prima della quarantena - è arrivato il momento di mettersi a scrivere. 
Cosa scrivere? Qualunque cosa, per cominciare. I tuoi primi tentativi saranno carta da macero comunque. Non farti frenare dal timore di sprecare una buona idea: se vale la pena, troverai il modo di usarla. Abbi pazienza. Non aver paura di perdere tempo: scrivi una stessa storia con diversi finali, aggiungi particolari, eliminane altri, sperimenta! Lo stile che va bene per raccontare una vicenda potrebbe non andare bene per raccontarne un'altra. Aver letto abbondantemente ti aiuterà a percepire queste sottigliezze. 
Se inizialmente preparare una scaletta ti blocca, fanne pure a meno. A questo punto l'importante è scrivere. Dopo pagine e pagine ti accorgerai che dare una struttura a quanto scrivi diventa necessario: taglia senza pietà, sposta, modifica, lima. Apri un nuovo quaderno o un nuovo file e ricomincia daccapo. Scrivi lo stesso racconto da una diversa prospettiva, cambia l'ambientazione, usa la fantasia! 
Se rileggi il tuo lavoro con onestà, ammetterai tu stesso che i tuoi primi tentativi sono da scartare.

5. Continua a scrivere
Non c'è manuale di scrittura che tenga, se non sei disposto a scrivere e buttare migliaia e migliaia di parole. 
Quando finalmente hai preso dimestichezza con paragrafi, punteggiatura, logica, verosimiglianza, coerenza; quando riesci a controllare i tuoi personaggi (si dice che i personaggi "fanno quello che vogliono": è vero fino a un certo punto); quando hai imparato a imbrigliare la tua ispirazione... allora il manuale di scrittura diventa un fedele alleato. 
La scaletta non fa più paura: ti aiuta a mantenere una struttura, lasciandoti libero di spaziare entro dei limiti che non si estendono all'infinito (così non scriverai paragrafi e capitoli inutili, che il tuo editor taglierà spietatamente) e non solo. Una scaletta fatta bene richiederà magari giorni di riflessione e modifiche, ma ti risparmierà settimane di (ri)scrittura e revisione. 
Non trascurare la ricerca: hai probabilmente sentito dire che bisogna scrivere solo di ciò che si conosce. Sicuramente è un buon consiglio, ma a meno che tu non decida di scrivere un manuale non avrai bisogno di una laurea in uno specifico argomento, per scriverne nel tuo libro. Indipendentemente dall'argomento è importante comunque effettuare un'accurata ricerca: per utilizzare bene il "dieci" che ti serve, dovrai saperne "cento".

Se hai seguito tutti e cinque questi accorgimenti è possibile che il tuo libro sia meritevole di pubblicazione. Sottoporlo alla lettura di familiari e amici è un'idea che piace a molti, ma non è sempre valida, poiché il loro giudizio non è necessariamente  affidabile. Fai piuttosto una ricerca per capire quali case editrici potrebbero più facilmente essere interessate al genere di libro che hai scritto; cerca concorsi o selezioni a cui potresti partecipare. Diffida di chi ti chiede contributi in denaro. 
Buona fortuna!



Nessun commento:

Posta un commento