domenica 13 aprile 2025

Polvere di Fata - Recensione

 Grazie a Francesco Giommoni, linguista e educatore, per questa bella recensione di Polvere di Fata!

Polvere di Fata è una raccolta di fiabe scritte da autori provenienti da Paesi diversi, curata da Ünver Alibey e illustrata dall'artista italiana Valentina Bardazzi, che la casa editrice Kaba ha deciso di pubblicare in edizione bilingue italiano-inglese, rendendone la lettura adatta anche per scopi didattici.

La trovi QUI.

 



Personalmente ho molto apprezzato l’opera consistente in 7 fiabe scritte da autori provenienti da paesi differenti, curata da Ünver Alibey.

La multiculturalità di questo progetto, oltre a permettere di leggere storie molto diverse tra di loro, aiuta a comprendere meglio come alcuni topoi letterari si ripresentino in tradizioni letterarie differenti e come, allo stesso tempo, altri siano propri di alcune tradizioni e sconosciuti, o perlomeno, non diffusi in altre. 

Pur trattandosi di un genere destinato a giovani lettori, è indubbio che possa essere utilizzato anche come un’introduzione alle letterature comparate, tema affrontato con discenti più adulti, sin dalla più giovane età. 

Gli insegnanti delle scuole elementari che opteranno per questo testo potranno, infatti,  stimolare gli studenti con domande che passano da un racconto all’altro, come una certa figura, ad esempio la fata o la strega/il mago, vengano rappresentate in ogni singola fiaba e spingere a fare ricerche più incentrate sulle tradizioni e letterature locali per comprendere come alcune figure vengano rappresentate e descritte. 

Da docente di lingua italiana per studenti stranieri, trovo assai utile disporre di un testo bilingue perché può, indubbiamente, aiutare gli studenti a comprendere meglio l’uso e le collocazioni di alcuni termini, oltre ad analizzare strutture grammaticali di medio e alto livello. 

A differenza dei romanzi per adulti, questo genere letterario si presta meglio ad essere utilizzato in quanto, tendenzialmente, contiene frasi più brevi e chiare, adatte a studenti che non sono di madrelingua italiana, seppur già in possesso di un livello B1/B2. 

Il rischio di consigliare letteratura “standard” è, infatti, quello di demoralizzare lo studente che si trova ad affrontare strutture ormai desuete e parole arcaiche che non lo incentivano a migliorarsi. 

Tale testo, oltre che dagli insegnanti della scuola primaria, può essere utilizzato anche dai docenti di italiano per stranieri per sollevare domande e incoraggiare ricerche circa gli elementi tradizionali delle fiabe del proprio paese. In primis, permette agli studenti di conoscere autori del proprio paese magari sconosciuti. In aggiunta, offre la possibilità di poter arricchire i dibattiti attraverso elementi delle fiabe proprie di ogni tradizione letteraria e linguistica. 

Da un punto di vista stilistico, il testo presenta un lessico moderno seppur non banale, ottimo per sviluppare il vocabolario degli studenti, siano essi di madrelingua italiana o straniera. Anche a livello sintattico e morfologico, ho apprezzato l’uso del passato remoto, proprio della letteratura, dal momento che il suo utilizzo è sempre più ridotto, in particolar modo quando si pensa a testi per bambini. 

Infine, una nota all’editing:  mi è molto piaciuto il filo narrativo che dall’introduzione porta alla conclusione, in particolare la presentazione “fiabesca” dell’autore e della fiaba stessa. Non una classica biografia dell’autore o un riassunto scontato, ma qualcosa di più, un’introduzione che anticipa alcuni elementi della storia successiva e che potrebbero essere sapientemente usate dai docenti per stimolare gli studenti a inventare la propria storia e la propria narrazione. 

 

Francesco Giommoni

Linguist/Educator

 

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