giovedì 9 aprile 2020

Come riempire la pagina bianca

Come riempire la pagina bianca
4 utili suggerimenti tecnici (*)


La tua determinazione non conosce confini. 
Dopo aver attentamente vagliato le tue alternative e ponderato accuratamente le tue idee, sei più deciso che mai: scriverai il tuo libro! 
Per evitare che la summa delle tue fatiche si perda nella montagna di manoscritti che si troveranno sulle scrivanie degli editori al termine della quarantena, ecco qualche consiglio tecnico grazie al quale il tuo lavoro potrà distinguersi (disclaimer: siccome il risultato dipende principalmente dall'esecuzione, tuttavia, questa non è una garanzia, né una promessa di pubblicazione, sorry.)

1. Prenditi tutto il tempo che ti serve
Non avere fretta. Non aver timore di perdere tempo. Sperimenta, riscrivi, correggi, modifica. Ricorda che "la gatta frettolosa fa i gattini ciechi": sarebbe un peccato sprecare una buona idea o una buona storia per la fretta di concludere l'avventura.

2. Sperimenta
Un consiglio sempre valido è cominciare a tenere un diario. 
Non solo si tratta di una pratica terapeutica - tanto più in un periodo di difficoltà. Il diario si presta a ogni genere di sperimentazione, permettendoti di scoprire qual è il genere e/o lo stile che più ti si confà. Non dovendo concentrarti eccessivamente sul contenuto, infatti, avrai la possibiltà di dedicare tutta la tua attenzione alla forma. 
In un diario puoi scrivere gli avvenimenti che riempiono le tue giornate, ma anche le sensazioni che provi, i pensieri che ti si rincorrono nella mente, i ricordi, i sentimenti, le tue riflessioni... Il contenuto di un diario è solitamente molto personale, il che dovrebbe anche tenere a bada l'impulso di vederlo pubblicato un giorno.
Come esprimere ciò che ti agita lo spirito? Ecco qualche idea:
- scrivi una lettera.
"Caro Diario" va benissimo, ma se preferisci puoi immaginare di scrivere alla nonna, a un amico (reale o immaginario), a Superman, al tuo personaggio letterario preferito...
- scrivi una notizia per il giornale.
Come racconteresti la tua giornata, se fosse un fatto di cronaca? Immagina di essere un reporter: cosa sottolineare, e perché? Ricorda le cinque domande a cui idealmente un articolo deve rispondere: chi, dove, perché, come, quando?
- scrivi un articolo per una rivista.
Per prima cosa devi decidere per che tipo di rivista vuoi scrivere. Di cosa tratta, principalmente? Moda? Motori? Politica? Economia? Ripensa alla tua giornata nella chiave giusta e scrivi.
- scrivi un'intervista.
Questo sarà un bel lavoro di introspezione, credi a noi. Poni a te stesso domande interessanti e cerca di darti risposte chiare e ben espresse.
- scrivi un racconto.
Soffermati sui dettagli che arricchiscono la storia: eventuali descrizioni di ambienti e personaggi; dialoghi; plot twist... Puoi decidere di narrare la tua giornata come se fosse un racconto d'amore, un thriller, un poliziesco, un fantasy, un racconto di fantascienza, dell'orrore, umoristico. Hai sette giorni alla settimana: se cambi stile ogni giorno, alla fine avrai un'idea più precisa del genere in cui preferisci esprimerti.

3. Costruisci il tuo mondo
La tua perseveranza sta per essere premiata. Con molta diligenza hai sperimentato e scritto, scritto, scritto. Hai riempito pagine e pagine di pensieri e parole, sperimentando stili, generi e formati. Hai scoperto che scrivere in Comic Sans non è così divertente come pensavi e che ascoltare Mozart mentre scrivi aumenta (o riduce) il tuo rendimento. 
È giunto il momento di costruire il tuo libro. 
Ebbene sì: come in molti altri campi, anche nel caso della scrittura la preparazione è cruciale. Non mettiamo in dubbio che tu sia in grado di aprire un quaderno e riempirlo di parole dalla prima all'ultima pagina senza preparazione. Tuttavia permettici di dirti che la preparazione fa spesso la differenza tra un libro ben costruito e un libro "buttato lì".  
Costruire il tuo mondo (o la tua ambientazione) non significa spiegare tutto per filo e per segno: stai scrivendo un romanzo, non un manuale o una guida turistica. La soluzione più elegante resta sempre quella di lasciar trasparire i dettagli dell'ambientazione dalla narrazione. Nel caso di mondi fantasy o fantascientifici, in cui sono presenti particolari significativamente diversi rispetto al nostro mondo, sarà necessario spiegare in maniera chiara tutto quello che al lettore serve per seguire la storia - ma non di più. Ripetiamo: non sei obbligato a spiegare tutto. Rischi di annoiare a morte chi legge il tuo libro e il tuo editor desidererà spararsi. Quello che è importante è che tu sappia tutto. Il tuo mondo o la tua ambientazione deve esserti presente come una stanza di casa tua, che conosci con tutti e 5 i tuoi sensi (diciamo 4, assumendo che tu non abbia mai provato ad assaggiare i cuscini del divano o il ripiano del tavolo). 
Internet è tuo amico! 
- Nel caso di un romanzo ambientato in un luogo reale, se non è la tua città o un posto che conosci bene, usa Google Maps per orientarti e calcolare le distanze; informati su eventuali aneddoti e curiosità; piazze o monumenti che costituiscono punti di riferimento per gli abitanti; eccetera. 
- Nel caso di un romanzo ambientato in un mondo immaginario, se si tratta di un "prestito" che prendi da leggende, fiabe o miti, studialo accuratamente, per evitare strafalcioni che a un appassionato salteranno all'occhio immediatamente. 
- Nel caso di un romanzo ambientato in un mondo inventato da te, sfrutta la possibilità di disegnare una mappa (troverai programmi disponibili creati all'uopo) e pensa a tutto ciò che fa di un luogo reale... un luogo reale. Il tuo mondo sarà pure immaginario, ma per il tuo lettore dovrà essere reale (vedi punto seguente).

Un paio di esempi di buone ambientazioni in mondi inventati, come sempre non esaustivi:
- la serie fantasy "Thursday Next" di Jasper Fforde segue due ambientazioni diverse: una è una versione ucronica del nostro mondo; l'altra è il mondo della letteratura, in cui vigono le regole del romanzo;
- la serie fantasy "La biblioteca invisibile" di Geneviéve Cogman presenta un numero imprecisato di mondi che sono regolati diversamente a seconda della loro posizione sullo spettro "caos/logica": la magia diventa sempre più imprevedibile man mano che ci si sposta verso i mondi più "caotici", e la tecnologia è più affidabile nei mondi in cui regna la logica.
- la serie fantascientifica "Luna" di Ian McDonald è ambientata sulla luna, su cui si è insediata una società di esseri umani provenienti dalla Terra. L'ambientazione tiene conto delle diverse condizioni fisiche a cui sono soggetti gli abitanti, in particolare coloro che sulla luna sono nati hanno un diverso aspetto fisico rispetto agli immigrati.

4. Mantieni la coerenza  
Hai mai sentito l'espressione "sospensione dell'incredulità"?
Sospensione dell'incredulità significa questo: il lettore entra nel tuo mondo quando comincia a leggere il tuo libro, e deve rimanerci fino all'ultima pagina. 
La coerenza interna è importante sempre, ma è particolarmente importante in un romanzo fantasy. Perché? In teoria, dopotutto, in un romanzo fantasy può succedere di tutto. Vero, ma se vuoi mantenere intatta la sospensione dell'incredulità tutto quello che fai succedere dovrà essere plausibile e concorde con le regole che hai dato al tuo mondo. Gli asini non volano nella realtà, ma nel tuo romanzo possono farlo se tu, autore, decidi che nel tuo mondo gli asini volano. Attenzione, però: se gli asini volano, volano sempre, non solo quando fanno comodo a te, e se non lo fanno ci deve essere una spiegazione che, all'interno dell'ambientazione, sia logica e coerente. 

Asino che vola. O no?
Nel caso di un romanzo fantascientifico, fai particolare attenzione alla tecnologia e alle leggi fisiche. Fatti aiutare da qualcuno esperto in materia. Se non conosci nessuno, iscriviti a un forum in cui potrai porre eventuali domande tecniche (esempio: sei proprio sicuro che mettere un buco nero nel nostro Sistema Solare sia compatibile con l'esistenza dei pianeti all'interno dello stesso Sistema?) 
Se scopri che la tua ambientazione non è fisicamente sostenibile, o che fornire una spiegazione per un determinato evento è eccessivamente complicato e rischia di distogliere l'attenzione del lettore dalla storia, una possibilità è glissare elegantemente. Un esempio è il romanzo "Seveneves" di Neal Stephenson, in cui la premessa di una storia che supera le mille pagine è che la luna è improvvisamente stata distrutta in sette pezzi, che si trovano in orbita instabile attorno alla Terra e il cui destino è precipitare sul nostro pianeta entro un lasso di tempo estremamente ridotto. Scienziati e governanti decideranno quindi di non perdere tempo a capire come ciò sia stato possibile, preferendo dedicare il poco tempo a disposizione prima che la Terra diventi inabitabile a trovare il modo di salvare un campionario di umanità per permettere alla razza umana di scampare all'estinzione.


Ti lasciamo qualche altro giorno per 
digerire questi consigli e provare a metterli in pratica, 
dopodiché torneremo all'attacco con un nuovo post, 
in cui scenderemo ancora più nel dettaglio della preparazione. 
A presto!


(*) Questo post è basato sulle dirette Instagram condotte con l'autrice Elena Fanti (QUI il suo blog) il 2 e 3 aprile 2020.


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