martedì 30 giugno 2020

Come scrivere una sinossi per sottoporre il tuo manoscritto a un editore

Come scrivere una sinossi 
per sottoporre il tuo manoscritto a un editore
6 trucchi del mestiere


Photo by DaYsO on Unsplash
Dopo indicibili sforzi e peripezie, il tuo manoscritto è pronto e desideri inviarlo a un editore, perché ne rimanga entusiasta e decida di pubblicarlo, rendendoti ricco e famoso. 

Hai fatto una ricerca e scoperto quali editori potrebbero essere interessati a pubblicare il tuo libro (indizio: una Casa Editrice specializzata in romanzi di fantascienza non sarà interessata a pubblicare la tua silloge di poesie); hai formattato il testo secondo le direttive (e già che c’eri ne hai approfittato per dare un’ulteriore ripassatina ed eliminare refusi) e ti sei infine scontrato con un problema: il tuo manoscritto va accompagnato da una sinossi

Un editore riceve tonnellate di manoscritti e neppure volendo riuscirebbe a leggerli tutti dalla prima all’ultima pagina. Ecco perché è importante scrivere un’ottima sinossi, per fargli subito capire che ha a che fare con un capolavoro. 


Sento che stai andando in iperventilazione. Niente panico! In questo articolo ti spiegherò come scrivere una sinossi che catturi l’attenzione dell’editore.  

1)    Primo trucco – Se la conosci non ti uccide
Cos’è e a cosa serve una sinossi
 

Prima di scrivere qualunque cosa dovresti sempre porti la domanda: “Qual è lo scopo del testo che sto per scrivere?”
Lo scopo della sinossi è fornire un breve riassunto della tua storia, scritto in un linguaggio chiaro, semplice e neutro

Ricordati che la sinossi serve solo a far conoscere la storia, non a promuoverla: frasi come “un romanzo originale che conquisterà grandi e piccini” non fanno parte della sinossi. Mantieni un tono professionale. 

2)    Secondo trucco – Di tutto e di più
Cosa includere nella sinossi

 

Photo by Sear Greyson on Unsplash
La tua sinossi deve includere tutto: personaggi, eventi, colpi di scena, tutto.
Non avere paura di fare spoiler: la sinossi non è una quarta di copertina, non è qui che devi creare suspense, l’editore non avrà il tempo di andarsi a leggere tutto il tuo romanzo per vedere in cosa consiste “l’inaspettato colpo di scena” che preannunci, dal momento che è generalmente seduto di fianco a una pila pericolante di altri manoscritti che promettono altrettanto. 

Se nel tuo romanzo c’è un colpo di scena, devi parlarne nella sinossi, affinché l’editore possa farsi un’idea ben precisa della storia che stai raccontando. Solo così sarà in grado di decidere se vale la pena pubblicarla.

3)    Terzo trucco – La bambola di carta
Costruire una sinossi – Parte I

 

Come scrivere una sinossi che trasmetta la complessità della tua storia, la profondità dei personaggi che hai creato e la ricchezza del tuo stile? Si tratta, dopotutto, di condensare in poche centinaia di parole un romanzo che ne conta migliaia. Non disperarti: usa il trucco della bambola di carta!
Ti ricordi le bambole di carta? Quelle figurine da vestire con abitini di carta che ci si divertiva a colorare e ritagliare?
Bene. Per scrivere la tua sinossi, per prima cosa ti serve una bambola. 


 -    La testa = Il contesto
Vuoi far sapere all’editore in che situazione ci troviamo: la storia si svolge in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale; in viaggio insieme a Marco Polo; su Marte nel XXIII secolo…
-    Il collo = L’evento cruciale
Qui vuoi spiegare all’editore il motivo per cui vale la pena di raccontare questa storia: un medico si rifiuta di prestare servizio per le SS in un campo di concentramento; la carovana viene attaccata da un gruppo di Yeti; i coloni e i loro figli vogliono ribellarsi e conquistare l’indipendenza dalla Terra…

Per quanto riguarda i personaggi, una buona idea è fornirne una presentazione schematica: James Bond, agente segreto al servizio della Corona inglese, affascinante, seducente, letale, intelligente. 
-    Il busto = Gli sviluppi
Questa sarà la parte più sostanziosa, in cui elabori l’evento cruciale. Per esempio: il medico si rifiuta di effettuare esperimenti sui prigionieri del campo di concentramento e viene imprigionato/mandato al fronte/…
-    Le braccia = La crisi
In questo passaggio prepari il gran finale, raccontando l’evento o la serie di eventi che conducono alla conclusione.
-    Le gambe = La risoluzione
Come finisce la storia? È giunto il momento di svelarlo.

 
4)    Quarto trucco: I vestitini
Costruire una sinossi – Parte II

 

Ora che hai tra le mani la tua bambola di carta, è giunto il momento di procurarle dei vestitini.
Questo significa che devi elaborare qualche pensiero in più sui personaggi e sull’impatto che gli eventi narrati nella storia hanno su di loro. È il momento di rendere la storia personale. Per esempio: cosa spinge il medico a rifiutarsi di collaborare con le SS e come vive la decisione? Come affronta le conseguenze?

Attenzione: questo è un lavoro che devi fare sulla bambola, il che significa – per uscire dalla metafora – che non ti limiterai ad allungare il tuo testo iniziale, bensì lo integrerai con le informazioni che ritieni importanti.


5)    Quinto trucco: Leggi le istruzioni!
 

Vuoi sapere quanto deve essere lunga la tua sinossi? Fai riferimento alle direttive della casa editrice. Se non viene indicata una lunghezza massima per la sinossi, ricorda che "meno è meglio": non superare una pagina, meglio se riesci a mantenerla entro 500 parole.
In questa fase, se non l’hai già fatto, controlla attentamente tutte le direttive: dalla lunghezza richiesta per il manoscritto, al formato (tipo di file, font, eccetera), a eventuali particolari richieste (per esempio: la partecipazione ad alcuni concorsi è tassativamente in forma anonima, pena l’eliminazione).
Se ti attieni scrupolosamente alle direttive fornite dalla Casa Editrice parti già con il piede giusto, perché trasmetti professionalità e rispetto. 



Photo by Jonathan Chng on Unsplash
6)    Sesto trucco: Arriva fino in fondo
 

Non cadere a un passo dal traguardo. 
Nella stesura della sinossi devi mettere la stessa cura che hai impiegato per il tuo romanzo. Ricordati che è con la sinossi che convinci l’editore a dare una chance al tuo libro
Rileggi, correggi, elimina le ripetizioni e i refusi. Invia un testo pulito, preferisci una spaziatura tra le righe di 1,5 – 2 (a meno che non sia diversamente specificato nelle direttive) che renda agevole la lettura.

1 commento: